Nell’ambito dei lavori di “Ampliamento alla terza corsia tra Rimini Nord e Pedaso – tratto Ancona Sud – Porto Sant’Elpidio”, attualmente in fase avanzata di realizzazione, vengono adottate varie tecniche di riciclaggio che hanno consentito il pressoché totale reimpiego dei materiali provenienti dagli scavi e dalle demolizioni. Per gli allargamenti del corpo stradale in rilevato sono utilizzate le terre provenienti dagli scavi, opportunamente trattate con calce (in alcuni casi con calce e cemento), per lo più fuori opera, ovvero direttamente in sito. I materiali residui delle demolizioni di opere in calcestruzzo (muri di sostegno, piccoli manufatti, ecc.), sono impiegati, dopo la frantumazione e la vagliatura, per la confezione di misti cementati. Parte del fresato della pavimentazione esistente viene inserito nella confezione dei nuovi conglomerati bituminosi. Oltre questi, l’intervento di riciclaggio più consistente e tecnicamente più innovativo è rappresentato dalla realizzazione dello strato di sottobase con una miscela totalmente riciclata, stabilizzata con cemento e bitume schiumato. Nella memoria vengono illustrate le varie fasi della sperimentazione in vera grandezza (campi prova) che hanno consentito di mettere a punto la miscela, individuare tipo e quantità di legante, ma anche di verificare l’idoneità delle varie macchine di cantiere e di definire le modalità operative più appropriate.

Il riciclaggio a freddo per l'ampliamento alla terza corsia dell'autostrada A14 / M., Bocci; Grilli, A; Riviera, P. P.; F., Tolentino; S., Paglione. - In: STRADE & AUTOSTRADE. - ISSN 1723-2163. - 6:(2008).

Il riciclaggio a freddo per l'ampliamento alla terza corsia dell'autostrada A14

GRILLI A;
2008-01-01

Abstract

Nell’ambito dei lavori di “Ampliamento alla terza corsia tra Rimini Nord e Pedaso – tratto Ancona Sud – Porto Sant’Elpidio”, attualmente in fase avanzata di realizzazione, vengono adottate varie tecniche di riciclaggio che hanno consentito il pressoché totale reimpiego dei materiali provenienti dagli scavi e dalle demolizioni. Per gli allargamenti del corpo stradale in rilevato sono utilizzate le terre provenienti dagli scavi, opportunamente trattate con calce (in alcuni casi con calce e cemento), per lo più fuori opera, ovvero direttamente in sito. I materiali residui delle demolizioni di opere in calcestruzzo (muri di sostegno, piccoli manufatti, ecc.), sono impiegati, dopo la frantumazione e la vagliatura, per la confezione di misti cementati. Parte del fresato della pavimentazione esistente viene inserito nella confezione dei nuovi conglomerati bituminosi. Oltre questi, l’intervento di riciclaggio più consistente e tecnicamente più innovativo è rappresentato dalla realizzazione dello strato di sottobase con una miscela totalmente riciclata, stabilizzata con cemento e bitume schiumato. Nella memoria vengono illustrate le varie fasi della sperimentazione in vera grandezza (campi prova) che hanno consentito di mettere a punto la miscela, individuare tipo e quantità di legante, ma anche di verificare l’idoneità delle varie macchine di cantiere e di definire le modalità operative più appropriate.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14089/98
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