Lo scenario internazionale restituisce una situazione allarmante sulle condizionidell’infanzia nei contesti di emergenza umanitaria, determinati da catastrofinaturali, guerre e pandemie. Per molti anni le dimensioni di emergenza,educazione ed inclusione apparivano inconciliabili, fino a quando le politichedi cooperazione internazionale hanno iniziato ad adottare un approccioche si avvale dell’educazione e dell’inclusione come strumenti e dimensioniirrinunciabili nei contesti di crisi per la tutela dei diritti dell’infanzia. Le difficoltàpresenti in questo tipo di intervento sono numerose ed eterogeneeaprendo la riflessione pedagogica a domande fondamentali sul significato diun intervento educativo durante una crisi umanitaria, sulla possibilità di individuaregli assi pedagogici da adottare sulla base del contesto sociale culturalee politico ed infine, sull’importanza di garantire un approccio inclusivo. Lariflessione si snoda attraverso l’analisi dell’approccio didattico inclusivo“Diamond Kite Project” (DkiteP) all’interno della Striscia di Gaza, avvalendosidelle testimonianze di tre attori chiave intervenuti a vario titolo nel processodi ideazione, formazione e implementazione dello strumento in ambitoscolastico. L’analisi in merito al DkiteP ha messo in evidenza alcune questionirilevanti connesse alla cornice teorica sull’Education in Emergencies(EiE): prima fra tutte, la sfida dell’inclusione scolastica nei contesti di emergenzasi conferma tanto complessa quanto necessaria.
Inclusive Education in Emergencies. Sfide e prospettive / Taddei, Arianna. - In: EDUCATIONAL REFLECTIVE PRACTICES. - ISSN 2279-9605. - 2 Special Issue:(2021), pp. 81-95.
Inclusive Education in Emergencies. Sfide e prospettive
Taddei, Arianna
2021-01-01
Abstract
Lo scenario internazionale restituisce una situazione allarmante sulle condizionidell’infanzia nei contesti di emergenza umanitaria, determinati da catastrofinaturali, guerre e pandemie. Per molti anni le dimensioni di emergenza,educazione ed inclusione apparivano inconciliabili, fino a quando le politichedi cooperazione internazionale hanno iniziato ad adottare un approccioche si avvale dell’educazione e dell’inclusione come strumenti e dimensioniirrinunciabili nei contesti di crisi per la tutela dei diritti dell’infanzia. Le difficoltàpresenti in questo tipo di intervento sono numerose ed eterogeneeaprendo la riflessione pedagogica a domande fondamentali sul significato diun intervento educativo durante una crisi umanitaria, sulla possibilità di individuaregli assi pedagogici da adottare sulla base del contesto sociale culturalee politico ed infine, sull’importanza di garantire un approccio inclusivo. Lariflessione si snoda attraverso l’analisi dell’approccio didattico inclusivo“Diamond Kite Project” (DkiteP) all’interno della Striscia di Gaza, avvalendosidelle testimonianze di tre attori chiave intervenuti a vario titolo nel processodi ideazione, formazione e implementazione dello strumento in ambitoscolastico. L’analisi in merito al DkiteP ha messo in evidenza alcune questionirilevanti connesse alla cornice teorica sull’Education in Emergencies(EiE): prima fra tutte, la sfida dell’inclusione scolastica nei contesti di emergenzasi conferma tanto complessa quanto necessaria.| File | Dimensione | Formato | |
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