Attraverso l’analisi di un ampio insieme di fonti primarie provenienti dagli archivi di istituzioni pubbliche e lo studio di numerosi testi autobiografici, in gran parte inediti, il volume ricostruisce i comportamenti collettivi delle generazioni di marchigiani che si sono trovate a vivere e subire, durante il secolo scorso, l’esperienza della guerra. In particolare, lo studio tenta di fermare l’attenzionesui traumi e i mutamenti che l’emergenza delle due guerre mondiali ha determinato nella vita quotidiana di questa comunità regionale, tanto di coloro che erano occupati al fronte quanto di coloro che stavano a casa, sotto il profilo sia delle condizioni materiali, sia delle mentalità collettive e dei modelli comportamentali. Un obiettivo perseguito inserendo all’interno della narrazione, nel modo più ampiopossibile, le voci di quella che si suole chiamare la “gente comune". Si è voluto così dare risalto alle “storie" all’interno della “Storia" per individuare una via di accesso alla dimensione reale dei conflitti bellici così come si sono abbattuti su un territorio e una comunità ben definiti.
Emozioni di guerra: le Marche di fronte ai grandi conflitti del Novecento / Gorgolini, L. - (2008).
Emozioni di guerra: le Marche di fronte ai grandi conflitti del Novecento
GORGOLINI L
2008-01-01
Abstract
Attraverso l’analisi di un ampio insieme di fonti primarie provenienti dagli archivi di istituzioni pubbliche e lo studio di numerosi testi autobiografici, in gran parte inediti, il volume ricostruisce i comportamenti collettivi delle generazioni di marchigiani che si sono trovate a vivere e subire, durante il secolo scorso, l’esperienza della guerra. In particolare, lo studio tenta di fermare l’attenzionesui traumi e i mutamenti che l’emergenza delle due guerre mondiali ha determinato nella vita quotidiana di questa comunità regionale, tanto di coloro che erano occupati al fronte quanto di coloro che stavano a casa, sotto il profilo sia delle condizioni materiali, sia delle mentalità collettive e dei modelli comportamentali. Un obiettivo perseguito inserendo all’interno della narrazione, nel modo più ampiopossibile, le voci di quella che si suole chiamare la “gente comune". Si è voluto così dare risalto alle “storie" all’interno della “Storia" per individuare una via di accesso alla dimensione reale dei conflitti bellici così come si sono abbattuti su un territorio e una comunità ben definiti.File | Dimensione | Formato | |
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